‘’In maggio 1940 i bei
tempi finirono: prima la guerra, poi la capitolazione, l’invasione tedesca e l’inizio delle
sofferenze di noi ebrei”.
Questo scriveva Anne
Frank sul suo diario dal nascondiglio segreto, questo il senso della Shoah,
termine usato per indicare lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. Ben
sei milioni di persone tra giovani, vecchi, neonati e adulti furono uccisi
dalla violenza nazista, colpevoli solo di essere ebrei.Gli alunni del Circolo hanno ricordato la Shoah, le leggi razziali, le persecuzioni di cittadini ebrei, ma non solo, anche di zingari, testimoni di Geova, neri, omosessuali, handicappati, segnando nella propria memoria il dolore provocato dalla follia umana, per evitare che ciò si ripeta.
Ricordare è fondamentale ma certo non basta, bisogna impegnarsi nella quotidianità e combattere il pregiudizio legato alla “diversità”, bisogna combattere la disuguaglianza e la discriminazione sociale, religiosa e politica, altrimenti il ricordo non servirà a nulla.
La redazione
Un testimone della
Shoah
Grande
avvenimento nel II Circolo Didattico. Quest'anno per la prima volta gli alunni
delle classi quarte e quinte hanno
incontrato un vero testimone della Shoah.
Tutti
gli anni parliamo dell'olocausto degli Ebrei avvenuto durante la seconda Guerra
Mondiale, ma conoscere un sopravvissuto è stato davvero emozionante.Giulio Levi, questo è il nome dello scrittore che ha presentato il suo libro autobiografico intitolato:
"1940-1945 GIOELE - FUGA PER TORNARE".
In questo libro racconta la sua infanzia e i viaggi avventurosi con la sua famiglia ebrea, per sfuggire alle leggi razziali.
Durante il dibattito, alla presenza della nostra dirigente e di tutti gli insegnanti, lo scrittore ha risposto a tutte le nostre curiosità, ricordando quei giorni attraverso gli occhi del bambino Gioele (a proposito, lo sapevate che Gioele è il nome Giulio tradotto in ebraico).
È stata un'esperienza davvero interessante che si è conclusa con gli autografi che Giulio Levi ha generosamente scritto sui nostri libri.
La Shoah in poesia
È quanto hanno fatto gli alunni delle classi IV e V che hanno partecipato a un percorso di poesia organizzato nel Circolo.
Un tema così forte come quello della shoah è stato tradotto con l’efficacia
del linguaggio poetico veicolato dall’intensità delle emozioni. I primi quattro classificati sono stati: Laura Pappapicco (5°F-G), Cristian Aluisio (5°E), Giuseppe Coletto (4°H), Filippo Gaudimundo (5°A-B).
SHOAH
Nei
ghetti freddi e spogli
di
ogni colore,
pieni
di sguardi e di pianti innocenti,
di
bimbi che non vedono più niente.
Il
lavoro massacrante
e
tutto è umiliante!
Persone
che non hanno più nomi…
solo
numeri,
quanti
numeri!
Numeri
vaganti tra il filo spinato,
ombre
di una vita ormai finita.
Prati
di fiori dai mille colori,
caldi
abbracci e spensierati sogni,
vorrei
donare al triste ricordo
di
un giorno buio
per
tutto il mondo.
Laura Pappapicco
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E' bellissima la poesia di Laura e anche tutto il resto :) <3
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